CIVESS

Regolamento Generale

TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI

 

1. OGGETTO DEL REGOLAMENTO

1.1 Il presente Regolamento, in armonia con le disposizioni dello Statuto dell’Associazione CORPO ITALIANO VOLONTARI EMERGENZE SOCCORSO E SOLIDARIETÀ- ODV e nel rispetto delle leggi vigenti, disciplina l’accesso, l’organizzazione, le attività, la formazione e l’ordinamento dei Soci attivi, di seguito denominati Soci Volontari CIVESS.

1.2 Si definiscono Soci Volontari CIVESS coloro i quali siano regolarmente iscritti al Libro dei Soci e, in regola con il pagamento della quota associativa annuale, svolgano in maniera regolare l’attività di volontariato per il CORPO ITALIANO VOLONTARI EMERGENZE SOCCORSO E SOLIDARIETÀ. I Soci Volontari hanno il diritto di voto nelle assemblee e il diritto di potersi candidare per le cariche elettive.

1.3 Si definiscono Soci Onorari CIVESS coloro che non sono tenuti al versamento della quota annuale sociale, ma sono ammessi alla stessa su invito del Consiglio Direttivo e/o del Presidente dell’Associazione, per particolari meriti culturali, sociali o civili, o/e per particolare sostegno nei confronti dell’opera di volontariato svolta dall’Associazione, ovvero per particolari donazioni liberali all’Associazione. Hanno diritto di voto e di essere votati.

1.4 Si definiscono Ausiliari Volontari CIVESS coloro che pur non essendo iscritti al Libro dei Soci e non essendo quindi tenuti a pagare la quota associativa annuale siano stati iscritti nel Libro dei Volontari e svolgano servizio di volontariato attivo per l’Associazione. Non hanno diritto di voto nelle assemblee e non possono candidarsi per le cariche elettive. Non posso ricoprire incarichi di responsabilità o di coordinamento, ne possono svolgere il ruolo di capisquadra durante i servizi. Non possono prendere parte alle attività di Protezione Civile svolta dal settore di Protezione Civile dell’Associazione. Per tutto il periodo di volontariato svolto presso la CIVESS e durante lo svolgimento dei servizi devono attenersi alle stesse regole dettate dal Regolamento a cui sono tenuti ad attenersi i Soci Volontari CIVESS. Gli Ausiliari Volontari CIVESS devono essere assicurati per il periodo che svolgono il servizio, così come previsto dalle normative vigenti, a tal proposito sono tenuti a versare la quota assicurativa. Agli Ausiliari Volontari l’Associazione offre gratuitamente corsi di formazione sulle tematiche di interesse del servizio di volontariato svolte dalla CIVESS. Gli Ausiliari Volontari CIVESS non sono dotati della divisa ordinaria, ma solo della pettorina con il logo CIVESS che li identifica durante lo svolgimento del servizio e/o di eventuale altro materiale di riconoscimento. Terminato il periodo di adesione all’Associazione la pettorina andrà riconsegnata.

1.5 Si definiscono Sostenitori CIVESS coloro che volontariamente versino una quota stabilita annualmente dal Consiglio Direttivo della CIVESS. La qualifica di Sostenitore CIVESS ha durata annuale. I fondi raccolti con il versamento delle quote degli Sostenitori CIVESS devono essere utilizzati esclusivamente per attività di supporto ed inclusione sociale realizzate dall’Associazione CIVESS. La qualifica di Sostenitore CIVESS non comporta l’attribuzione di alcun diritto alla vita associativa riservato ai Soci Volontari e ai Soci Onorari CIVESS. Altresì i Sostenitori CIVESS saranno dotati di una tessera che permetterà loro di poter partecipare agli eventi sociali dell’Associazione, di ricevere la news relative ai progetti, alle attività e agli eventi dell’Associazione.

1.5 I Soci Volontari, i Soci Onorari e gli Ausiliari Volontari devono tradurre in azione le loro specificità secondo i seguenti punti:

–      il principio fondamentale della Volontarietà, secondo il quale l’Associazione è un’istituzione di soccorso, disinteressata e basata sul principio volontaristico;

–      svolgendo in modo personale ed a titolo spontaneo e gratuito un’attività materiale o intellettuale per l’Associazione senza avere fini di lucro, anche indiretto, e senza esserne costretti per pressioni di natura sociale, economica o politica;

–      i comuni principi dell’aiutare, soccorrere ed assistere le persone vulnerabili e le loro comunità;

–      operando, con adeguata formazione e preparazione, in tutte le attività associative ed improntando la propria azione alla reciproca intesa e mutua collaborazione.

 

TITOLO II – ACCESSO ED ORGANIZZAZIONE DEI VOLONTARI CIVESS

 

2. RECLUTAMENTO DEI SOCI VOLONTARI CIVESS E LORO ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE

2.1 La selezione e l’accesso dei Soci Volontari CIVESS si caratterizzano per assenza di discriminazioni dovute a sesso, razza, età, salute, orientamento sessuale o altre condizioni personali.

2.2 Per diventare Socio Volontario CIVESS occorre essere in possesso dei seguenti requisiti:

–      espressa volontà di adesione ai principi del CORPO ITALIANO VOLONTARI EMERGENZE SOCCORSO E SOLIDARIETÀ;

–      cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione Europea o di uno Stato non comunitario, purché in regola con i permessi previsti dalla normativa vigente in materia;

–      età minima di quattordici anni;

–      assenza di condanne, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati comportanti la destituzione dai pubblici uffici;

–      versamento della quota di Socio ordinario della CIVESS, come stabilita dal Consiglio Direttivo;

–      impegno a svolgere volontariamente e gratuitamente le attività, anche di tipo intellettuale e professionale, da espletare in maniera organizzata e con carattere continuativo, idonee a consentire il raggiungimento dei fini statutari dell’Associazione.

2.3 La procedura di iscrizione all’Associazione come Socio Volontario CIVESS prevede il seguente iter:

colloquio conoscitivo: l’aspirante Socio Volontario CIVESS dovrà sostenere con un colloquio con un membro del Consiglio Direttivo individuato dal Consiglio stesso. Durante il colloquio l’aspirante volontario avrà modo di avere tutte le informazioni necessarie circa l’Associazione, il suo funzionamento, la tipologia di servizi svolti. Avrà altresì modo di confrontarsi e di esprimere le motivazioni che lo spingono a richiedere di essere iscritto come Socio Volontario CIVESS;

domanda di pre-ammissione: se il colloquio avrà un esito positivo, il candidato dovrà presentare domanda di pre-ammissione, mediante apposito modulo, al Consiglio Direttivo;

periodo di “osservazione”: presentata la domanda di pre-ammissione il candidato dovrà accettare di svolgere un periodo come aggregato. In questo periodo l’aspirante volontario sarà aggregato ai servizi come osservatore e munito della pettorina di servizio della CIVESS. Questo periodo sarà organizzato secondo le necessità e le esigenze stabilite dal Consiglio Direttivo stesso e finalizzato a dare modo all’aspirante volontario di capire sul campo lo stile e le dinamiche dell’Associazione. Il periodo avrà la durata minima di 30 giorni (prorogabile se necessario fino a 60 giorni) per un minimo di almeno 5 (cinque) servizi svolti come osservatore;

domanda di ammissione: se il periodo di osservazione avrà dato esito positivo, il candidato potrà inoltrare, mediante apposito modulo, domanda di ammissione al Consiglio Direttivo che si pronuncerà nei tempi e nei modi previsti dallo Statuto;

iscrizione al Libro dei Soci Volontari CIVESS e consegna della divisa ordinaria di servizio: se la pronuncia del Consiglio Direttivo è positiva, il nuovo volontario, dovrà versare la quota associativa e prendere la divisa di servizio.

periodo di affiancamento: per tutti i nuovi Soci Volontari CIVESS è previsto un periodo di affiancamento finalizzato ad acquisire competenza specifica sulle attività da svolgere, prendere cognizione delle principali normative vigenti, integrarsi con gli altri Volontari CIVESS al fine di creare quel legame di fiducia e rispetto che è alla base di ogni associazione. Il nuovo Socio Volontario CIVESS potrà inoltre, durante questo periodo, accedere ad eventuali ulteriori corsi di formazione specialistici previsti dalle aree di attività della CIVESS.

2.4 La procedura di iscrizione all’Associazione come Ausiliario Volontario CIVESS prevede il seguente iter:

colloquio conoscitivo: l’aspirante Ausiliario Volontario CIVESS dovrà sostenere con un colloquio con un membro del Consiglio Direttivo individuato dal Consiglio stesso. Durante il colloquio l’aspirante Ausiliario Volontario avrà modo di avere tutte le informazioni necessarie circa l’Associazione, il suo funzionamento, la tipologia di servizi svolti. Avrà altresì modo di confrontarsi e di esprimere le motivazioni che lo spingono a richiedere di essere iscritto come Ausiliario Volontario CIVESS;

domanda di ammissione: se il colloquio avrà un esito positivo, il candidato dovrà presentare domanda di ammissione, mediante apposito modulo, al Consiglio Direttivo;

iscrizione al Libro degli Ausiliari Volontari CIVESS e consegna della pettorina di servizio: se la pronuncia del Consiglio Direttivo è positiva, il nuovo volontario, dovrà versare la quota assicurativa necessaria a sostenere il costo dell’assicurazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente e gli verrà consegnata la pettorina di servizio;

periodo di affiancamento: per tutti i nuovi Ausiliari Volontari CIVESS è previsto un periodo di affiancamento finalizzato ad acquisire competenza specifica sulle attività da svolgere, prendere cognizione delle principali normative vigenti, integrarsi con gli altri Volontari CIVESS  al fine di creare quel legame di fiducia e rispetto che è alla base di ogni associazione. Per gli Ausiliari Volontari CIVESS sono previsti corsi di formazione pratica al fine di svolgere il proprio servizio volontario con la giusta preparazione e in massima sicurezza.

Gli Ausiliari Volontari della CIVESS per tutto il tempo che svolgeranno servizio attivo presso l’Associazione e durante lo svolgimento dei servizi sono chiamati ad osservare le stesse regole e ad attenersi agli stessi principi a cui sono chiamati i Soci Volontari della CIVESS.

 

3. DOVERI DEI SOCI VOLONTARI

3.1 Ciascun Socio Volontario CIVESS nell’espletamento del servizio deve mantenere un comportamento corretto e degno dell’Associazione cui appartiene. In particolare è tenuto a:

–      osservare i Principi Fondamentali dell’Associazione e rispettarne gli emblemi e prevenirne gli abusi;

–      usare nei rapporti con i terzi cortesia, comprensione, fermezza ed onestà, nonché operare con imparzialità e rispetto verso tutti i soggetti destinatari dell’attività;

–      osservare lealmente e diligentemente lo Statuto, il codice etico, i regolamenti e le altre norme vigenti nella CIVESS;

–      improntare il suo comportamento a serietà ed impegno, in osservanza alle disposizioni emanate dagli Organi direttivi della CIVESS;

–      osservare rigorosa riservatezza su quanto udito, visto o fatto durante l’attività di servizio;

–      rispettare ed utilizzare adeguatamente i simboli, le uniformi, gli equipaggiamenti e qualsiasi altro tipo di materiale appartenente alla CIVESS;

–      non coinvolgere la CIVESS in attività di propaganda promossa o organizzata da movimenti politici o associazioni di chiara ispirazione politica;

–      non iscriversi ad associazioni che perseguono finalità in contrasto con i principi della CIVESS e/o che svolgono in convenzione con Enti Pubblici attività analoghe a quelle della CIVESS;

–      seguire in ogni occasione, sia all’interno della CIVESS che nei contatti esterni, la via gerarchica quale determinata dallo Statuto e dal presente Regolamento;

–      tenere un comportamento responsabile nell’utilizzo dei social media, avendo cura di specificare che le proprie opinioni non coinvolgano l’intera Associazione, tutelare la riservatezza di tutti i soggetti destinatari delle attività, evitare di associare l’uniforme e l’emblema a discussioni di carattere politico;

–      versare annualmente la quota associativa, entro i termini stabiliti dallo Statuto; 

–      partecipare ai corsi di formazione organizzati o segnalati dall’associazione;

–      partecipare attivamente alle Assemblee ed alle riunioni degli organi statutari.

3.2 GRATUITA’ DEL SERVIZIO: Caratteristica fondamentale del servizio di volontariato è la “gratuità”. Nessun volontario, pertanto, può accettare offerte di denaro o regali dai beneficiari del servizio. In considerazione del fatto che non si può vietare a un cittadino che ha beneficiato del servizio di volontariato offerto dalla CIVESS di contribuire a sostenerla, l’Associazione può accettare eventuali offerte. In quest’ultimo caso le eventuali offerte debbono essere versate sul c/c bancario della CIVESS, attraverso i canali ordinari previsti per le donazioni. 

3.3 Se il Volontario CIVESS è designato a ruoli di rappresentanza e coordinamento della CIVESS è altresì tenuto a:

–      garantire la trasparenza delle decisioni, trasmettere circolari e note riguardanti le nuove attività, rendere semplice l’accesso alle vigenti normative ed assicurare massima pubblicità alle relative innovazioni;

–      prendere parte attiva all’organismo per la durata prevista;

–      approfondire la natura e la funzione dell’organismo stesso;

–      prepararsi adeguatamente per la trattazione dei temi posti all’ordine del giorno delle riunioni, anche raccogliendo valutazioni e consigli degli altri Soci Volontari CIVESS;

–      assicurarsi che venga tenuta una fedele verbalizzazione delle riunioni;

–      garantire, al termine del mandato, la trasmissione esaustiva di informazioni e documentazioni per favorire la continuità e l’azione efficace di chi subentra.

 

4. PERMANENZA NELLA QUALIFICA

4.1 Il Volontario CIVESS mantiene la qualifica di Socio attivo se:

–      svolge regolarmente, ed a cadenza periodica, l’attività di volontariato, così come stabilito dal Consiglio Direttivo. L’attività minima di servizio è di 3 (tre) turni in almeno 3 (tre) mesi. La presenza è certificata dall’ordine di servizio conservato nel Registro dei Servizi. Il computo dei turni svolti è calcolato al termine di ogni trimestre;

–       versa annualmente, ed entro i termini previsti, la quota di associazione alla CIVESS;

–      La permanenza è, inoltre, subordinata al persistere dei requisiti psico-fisici necessari all’espletamento dell’attività da svolgere;

–      Sono considerati in servizio attivo tutti i Soci Volontari che ricoprono le cariche associative elettive previste dallo Statuto della CIVESS;

4.2  La perdita della qualifica è disposta con provvedimento del Presidente del Consiglio Direttivo nei seguenti casi:

–      perdita dei requisiti previsti per l’accesso o per la permanenza nella qualifica;

–      sospensione ingiustificata dal servizio attivo per un periodo superiore a tre mesi;

–      mancato pagamento, entro i termini previsti dallo Statuto, della quota associativa annuale;

La comunicazione di perdita della qualifica deve essere preceduta da specifica lettera di avvio del procedimento, inoltrata via posta elettronica o via fax, con indicazione del termine di 20 (venti) giorni entro il quale il Socio Volontario CIVESS interessato potrà produrre formali osservazioni o controdeduzioni documentate. Decorso tale periodo, il Presidente del Consiglio Direttivo CIVESS comunica formalmente al Socio Volontario CIVESS interessato l’avvio della procedura per la perdita della qualifica cosi come sopra indicato. In assenza di risposta da parte del Socio Volontario CIVESS, il Presidente dispone la formale perdita della qualifica, notificata tramite raccomandata. Il decaduto Socio Volontario CIVESS, dovrà restituire la divisa di servizio.

4.3 Avverso il provvedimento di perdita di qualifica per sospensione ingiustificata dal servizio per più di3 (tre) mesi non è ammesso ricorso.

4.4 Il Volontario CIVESS può in qualsiasi momento rassegnare le dimissioni, in forma scritta anche tramite mail.

4.5 Entro il mese di settembre di ogni anno, il Presidente del Consiglio Direttivo CIVESS revisiona l’elenco dei Soci Volontari CIVESS che hanno prestato servizio alla data del 31 agosto dell’anno in corso e ne dà comunicazione al Consiglio Direttivo.

 

5. RUOLO DI RISERVA

5.1 Il Socio Volontario CIVESS che, per giustificato motivo, deve assentarsi dal servizio per un periodo che non gli permetta di svolgere almeno (tre) servizi in 3 (tre) mesi), può chiedere di essere iscritto nel ruolo di riserva. L’istanza va presentata al Presidente del Consiglio Direttivo CIVESS. Con le medesime modalità, il Socio Volontario CIVESS comunica il rientro in servizio attivo.

5.2 La permanenza nel ruolo di riserva è consentita per un periodo massimo di un anno, decorso il quale il Socio Volontario CIVESS perde la qualifica con provvedimento d’ufficio.

5.3 Durante la permanenza nei ruoli di riserva il Socio Volontario CIVESS è tenuto al versamento della quota associativa entro le scadenze statutarie e mantiene le prerogative elettorali di cui allo Statuto.

5.4 Ove il Socio Volontario CIVESS, titolare di una delle cariche elettive previste dallo Statuto, si candidi in occasione di elezioni amministrative, politiche o europee, viene posto d’ufficio nel ruolo di riserva per i trenta giorni antecedenti la consultazione elettorale e, comunque, fino all’espletamento della competizione. Durante tale periodo svolge le funzioni uno dei Consiglieri del Consiglio Direttivo opportunamente individuato dallo stesso Consiglio Direttivo.

 

6. NORME DISCIPLINARI

6.1 Al Socio Volontario CIVESS, in rapporto alla gravità delle infrazioni e/o trasgressioni compiute in servizio, possono essere applicati i seguenti provvedimenti disciplinari:

–      richiamo verbale;

–      ammonizione scritta;

–      sospensione temporanea per un periodo massimo di sei mesi;

–      radiazione.

6.2 Il richiamo verbale è una dichiarazione verbale di biasimo fatta dal Presidente del Consiglio Direttivo, a fronte di lievi trasgressioni.

6.3 L’ammonizione scritta è una dichiarazione di biasimo formalizzata per iscritto previa contestazione all’interessato. Il provvedimento va inserito nel fascicolo personale ed è inflitto nel caso di reiterate lievi trasgressioni e nel caso di trasgressioni di più grave entità. L’avvio del procedimento di ammonizione scritta è dal Presidente del Direttivo comunicato al Socio Volontario CIVESS interessato mediante una comunicazione personale in cui sono indicati l’oggetto del procedimento promosso e la data entro la quale deve concludersi il procedimento.

6.4 Il richiamo verbale e l’ammonizione scritta rientrano nella competenza del Presidente del Consiglio Direttivo.

6.5 La sospensione, per un periodo massimo di sei mesi, è inflitta:

–      per gravi negligenze in servizio;

–      per contegno scorretto o denigrazione verso il pubblico, gli altri Volontari CIVESS e l’Associazione;

–      per comportamento non conforme al decoro delle funzioni;

–      per violazione del segreto d’ufficio;

–      per comportamento che produca interruzione o turbamento nella regolarità o continuità del servizio;

–      per l’uso improprio o l’abuso delle cariche statutarie;

–      per uso non autorizzato di automezzi o di altri strumenti e dotazioni CIVESS

6.6  La sospensione non può essere comminata senza adeguata motivazione e senza che l’infrazione sia stata previamente contestata al Socio Volontario CIVESS con invito formale a discolparsi entro il termine di 20 (venti) giorni. L’avvio del procedimento di sospensione è comunicato al volontario interessato mediante una comunicazione personale in cui sono indicati l’oggetto del procedimento promosso e la data entro la quale deve concludersi il procedimento.

6.7  La sospensione è proposta dal Presidente del Consiglio Direttivo ed è deliberata dal Consiglio Direttivo a maggioranza dei componenti. Avverso la sospensione non è ammesso ricorso.

6.8  La radiazione è comminata:

–      per le fattispecie previste per la sospensione allorché raggiungano un grado di particolare gravità o in caso di reiteratezza;

–      per atti che rivelino mancanza del senso dell’onore e del senso morale;

–      per illecito uso o distrazione di somme di pertinenza dell’associazione;

–      per richiesta o accettazione di compensi per i servizi svolti;

–      per gravi atti di in subordinazione.

6.9  La radiazione è proposta dal Presidente del Consiglio Direttivo CIVESS. L’avvio del procedimento di radiazione è comunicato al Socio Volontario CIVESS interessato mediante una comunicazione personale in cui sono indicati l’oggetto del procedimento promosso e la data entro la quale deve concludersi il procedimento. In casi di particolare gravità ed in attesa della definitività del provvedimento disciplinare di radiazione, il Socio Volontario CIVESS è sospeso dal servizio con provvedimento motivato del Presidente del Consiglio Direttivo CIVESS.

6.10 Il Socio Volontario CIVESS interessato  può proporre ricorso entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento della comunicazione di avvio del procedimento di radiazione innanzi all’Assemblea dei Soci. L’Assemblea dei Soci garantendo il contraddittorio tra le parti deciderà a maggioranza dei presenti.

6.11 Ai sensi del presente Regolamento il provvedimento disciplinare è definitivo nel giorno del rigetto del ricorso o, se il ricorso non è presentato, nel giorno ultimo in cui avrebbe potuto essere presentato.

 

TITOLO III – ORGANIZZAZIONE SOCIALE E LOGISTICA

 

7. IL PRESIDENTE E IL CONSIGLIO DIRETTIVO

7.1 Oltre a quanto previsto dallo Statuto in materia di Consiglio Direttivo e svolgimento delle mansioni di Presidente, valgono le disposizioni seguenti. L’Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo composto da un numero di membri da 3 (TRE) a 11 (Undici) soci, eletti dall’Assemblea dei Soci ogni 4 (QUATTRO) anni. 

7.2 Il Presidente del Consiglio Direttivo, svolge un’azione di rappresentanza legale dell’Ente ed è l’espressione della volontà e delle linee di indirizzo dello stesso Direttivo dal quale è eletto. Svolge le sue funzioni così come previsto nello Statuto e nel Regolamento.

7.3 Il Vice Presidente, ovvero li dove necessario come previsto dalla Statuto i due vice-Presidenti, svolge un’azione di supporto ai compiti del Presidente e ne svolge tutte le funzioni li dove il Presidente ne sia impossibilitato.

7.4 Il Tesoriere si fa carico di tenere i libri contabili e di redigere i documenti del bilancio così come previsto dagli obblighi di legge. Le entrate e le uscite devono sempre essere registrate. I pagamenti devono avvenire tramite strumenti bancari con firma del Presidente, del Tesoriere o del Vice Presidente. Ogni spesa sostenuta dovrà essere documentata da valida e specifica pezza giustificativa da allegarsi al conto consuntivo.

7.5 il Segretario, qualora individuato all’interno del Consiglio Direttivo, si occupa di redigere e contro- firmare i verbali del Consiglio Direttivo e delle Assemblee dei Soci; di tenere aggiornati i Libri Sociali: il Libro dei Verbali del Direttivo, il Libro delle Assemblee, il Libro dei Soci e il Libro degli Ausiliari Volontari. Altresì il Segretario è delegato dal Consiglio Direttivo ad intrattenere i rapporti con la stampa, a curare l’immagine dell’Associazione sia sui social, sia su ogni altro mezzo di informazione. Inoltre al Segretario spetta la cura della corrispondenza dell’Associazione e la supervisione nella gestione degli eventi e delle manifestazioni che coinvolgono l’Associazione. In assenza di un consigliere individuato per la funzione di Segretario queste funzioni saranno svolte dal Presidente insieme al Vice- Presidente ( o ai due Vice- Presidenti) in carica.

7.6 I consiglieri eleggono il Presidente, concorrono, in sede di Consiglio Direttivo, alla formazione delle decisioni collegiali, curando che le stesse, nel pieno rispetto delle norme statutarie e regolamentari, apportino positivo incremento alle attività. Ai singoli consiglieri non è attribuita né può essere attribuita alcuna funzione autonoma operativa né di legale rappresentanza dell’Associazione, in quanto la loro opera va espletata solo collegialmente tenuto presente che l’unico legale rappresentante dell’Associazione medesima è il Presidente. Il Consiglio Direttivo, su proposta del Presidente, può conferire però ai singoli consiglieri incarichi esecutivi temporanei e che non comportino impegni per l’Associazione. Il Presidente in caso di sua impossibilità e di indisponibilità dei vicepresidenti, può conferire ai consiglieri, l’incarico di rappresentarlo in manifestazioni, convegni o riunioni che interessano il volontariato, senza facoltà di assunzione di impegni.

7.7 Il Direttivo è consapevole che rappresentare la volontà dei Soci Volontari e dirigere l’Associazione è non solo un onere ma anche un onore, si impegna a espletare la propria funzione ispirandosi al buon padre di famiglia, dando il buon esempio e avendo cura di ogni Socio Volontario come primo irrinunciabile dovere. Il Direttivo, nella totalità dei suoi componenti, a prescindere dalla carica sociale ricoperta (Presidente, Vice-Presidente, Tesoriere, Segretario, Consigliere) ha i medesimi diritti e DOVERI di ogni Socio Volontario CIVESS. Per cui, pur costituendo servizio anche lo svolgimento delle normali e straordinarie attività di amministrazione dell’Associazione, ogni membro del Direttivo è chiamato ad assolvere anche l’attività di volontariato ordinaria nello stesso modo, forma, cadenza periodica e ispirandosi agli stessi principi a cui devono attenersi tutti i Volontari CIVESS. Altresì ogni componente del Direttivo è sottoposto alle stesse sanzioni, finanche alla sospensione e alla radiazione, per gli stessi motivi e con le stesse modalità previste per gli altri Soci Volontari CIVESS. Per questo motivo ogni membro del Direttivo si impegna a ricoprire la carica sociale tenendo conto del bene dell’Associazione e dei Soci che rappresenta che sono principi inderogabili, avendo massima disponibilità e lealtà nei confronti degli altri membri che costituiscono il Direttivo e vigilando ciascuno sul comportamento degli altri, affinché ciascuno espleti in maniera conforme allo Statuto, Regolamento Generale e agli altri Regolamenti di settore, il compito che gli è stato affidato.

7.8 Per quanto concerne le modalità per il rinnovo delle cariche sociali si rimanda ad apposito regolamento denominato “Regolamento Rinnovo Cariche Sociali”.

 

8.  IL RESPONSABILE DI AREA E IL RESPONSABILE TECNICO LOGISTICO

8.1 Al fine di un miglior funzionamento dell’Associazione sono previste 8 (otto) aree di gestione:

– Area Gestione Risorse Umane e Formazione;

– Area Eventi Sociali;

– Area Progetti e Bandi;

– Area Emergenza, Soccorso e Protezione Civile;

– Area Solidarietà Sociale;

– Area Gestione Sede Sociale;

– Area Magazzino;

– Area Tecnico-Logistica.

Ciascuna delle aree sopra elencate verrà affidata ad un Responsabile che avrà cura, secondo le proprie capacità, di perseguire con lealtà, diligenza e buon senso gli obiettivi strategici che gli sono stati affidati dal Direttivo. I Responsabili di area vengono individuati tra i Soci Volontari dal Direttivo e uno o più di essi possono anche essere ricoperti dai componenti dello stesso Direttivo. I Responsabili di area dovranno sempre interfacciarsi con il Direttivo nell’organizzazione e nello svolgimento della propria mansione al fine di rendere armonica, condivisa e coerente la pianificazione di qualsiasi intervento.

8.2 Da quanto sopra saranno quindi individuati i seguenti 8 (otto) Responsabili di Area :

a) Responsabile area Progetti e Bandi;

b) Responsabile area Gestione Risorse Umane e Formazione;

c) Responsabile Eventi Sociali;

d) Responsabile area Emergenza, Soccorso e Protezione Civile;

e) Responsabile area Solidarietà Sociale;

f) Responsabile Sede Sociale;

g) Responsabile area Magazzino;

h) Area Tecnico-Logistica.

Per quanto concerne le specifiche mansioni di ogni Responsabile di area si rinvia allo specifico Regolamento di dettaglio denominato “Regolamento Responsabili di Area, Coordinatori dei servizi e Capisquadra”.

8.3 Particolare attenzione in seno all’Associazione verrà data all’organizzazione del gruppo di Protezione Civile, a cui potranno aderire tutti i Soci Volontari che sia impossesso degli specifici requisiti richiesti dalla normativa vigente in materia. Per la specificità e delicatezza dei compiti a cui tale gruppo viene chiamato nello svolgimento della propria attività di volontariato si richiede la presenza di una struttura gerarchica e piramidale. Il coordinamento è quindi affidato ad un comitato composto: dal Direttivo, dal Responsabile dell’Area Emergenze, Soccorso e Protezione Civile e dal  Responsabile dell’Area Tecnico-logistica. Per quanto concerne lo specifico Gruppo di Protezione civile ogni ulteriore dettaglio verrà specificato nell’apposito Regolamento denominato “Regolamento Gruppo Protezione Civile”.

8.4 Il Responsabile della Sicurezza. E’ previsto all’interno del CIVESS un RdS secondo le normative vigenti che curerà di comunicare e tenersi aggiornato circa gli adempimenti specifici per le squadre di volontari in base alle singole specificità d’impiego.[1]

9.  IL COORDINATORE DEI SERVIZI

9.1 I Coordinatori dei Servizi sono scelti dal Direttivo, sentito anche il parere del Responsabile di Area interessato, tra i Soci Volontari CIVESS e anche tra i componenti dello stesso Direttivo. Il Coordinatore del Servizio sul servizio affidatogli  ha il compito di: raccogliere le disponibilità dei Soci Volontari e degli Ausiliari Volontari, di redigere i turni di servizio, di chiamare di volta in volta i servizi, di formare le squadre e di scegliere i Capisquadra, di dotare ogni Caposquadra delle attrezzature e dei mezzi necessari, di raccogliere ad inizio e fine di ogni servizio le eventuali criticità emerse, di essere reperibile anche telefonicamente durante lo svolgimento dei servizi affidati al suo coordinamento.  Sono richieste capacità personali di relazione e gestione dei gruppi, conoscenza dei principi di gestione e della prevenzione dei rischi, conoscenza della legislazione in materia di sicurezza, spiccata capacità di problem solving, grande disponibilità di tempo e pazienza. Per quanto riguarda ulteriori dettagli sulle specifiche mansioni di ogni  Coordinatore dei servizi, si rinvia allo specifico Regolamento di dettaglio denominato “Regolamento Responsabili di Area, Coordinatori dei servizi e Capisquadra”.

 

10 IL CAPO SQUADRA

10.1 La responsabilità dei singoli interventi è affidata ai Capisquadra, Soci Volontari di comprovata esperienza e con un rilevante numero di ore di attività nei singoli servizi in cui sono chiamati a svolgere il ruolo di Caposquadra. Durante il servizio hanno la responsabilità di assicurare il corretto svolgimento del servizio, prestando particolare attenzione all’incolumità e alla sicurezza delle persone affidategli, sia dei volontari, sia dei beneficiari del servizio. Sono altresì responsabili delle attrezzature e/o dei mezzi di proprietà dell’Associazione e/o di terzi in uso per lo svolgimento del servizio stesso. Danno comunicazione al Coordinatore del Servizio (anche via chat) , dell’inizio e della fine del servizio e di ogni eventuale criticità che dovesse verificarsi. Per quanto riguarda ulteriori dettagli sulle specifiche mansioni del Caposquadra, si rinvia allo specifico Regolamento di dettaglio denominato “Regolamento Responsabili di Area, Coordinatori dei servizi e Capisquadra”.

 

11. DIVISA ORDINARIA DI SERVIZIO, DIVISA DI PROTEZIONE CIVILE, UTILIZZO DEI MEZZI E DELLE APPARECCHIATURE E SEDE SOCIALE

11.1 Ogni  Socio Volontario della CIVESS ha diritto a ricevere una divisa fornita dall’Associazione, denominata divisa ordinaria. Al momento della consegna della divisa il Socio Volontario è tenuto al versamento di una cauzione di 100 euro. In caso di usura dei capi avrà diritto alla sostituzione gratuita dello stesso con il rispettivo capo nuovo. Ulteriori capi d’abbigliamento, o accessori, che l’Associazione ritiene di dover aggiungere o sostituire alla divisa già data in dotazione, nell’ottica di una maggiore funzionalità o sicurezza durante lo svolgimento del servizio svolto, saranno forniti senza nessun ulteriore esborso da parte del volontario. In caso di cessazione del servizio per conto della CIVESS (dimissioni, perdita della qualifica, radiazione), il Volontario è tenuto a restituire tutti i capi concessi in uso dalla CIVESS e avrà diritto a ritirare la quota della cauzione versata.

Qualora la divisa venisse restituita mancante di qualche accessorio o deteriorata a causa del non corretto utilizzo, lavaggio, o incuria la cauzione non verrà restituita o parzialmente restituita in base all’entità dello stato di danneggiamento.

11.2 Il Volontario è tenuto ad indossare la divisa ordinaria con decoro e dignità al fine di assicurare la miglior immagine dell’Associazione, ed a mantenerla pulita ed in buono stato di conservazione;

11.3 Per ciascun Volontario sarà predisposta una “Scheda Consegna Divisa Ordinaria”, riportante ogni dato relativo alla consegna della divisa.

11.4 Per ogni ulteriore dettaglio sulla tipologia e l’utilizzo della divisa ordinaria di servizio si rimanda all’apposito Regolamento denominato “Regolamento Uso  Divisa”.

11.3 L’utilizzo dei mezzi e delle apparecchiature di servizio devono essere improntate alla diligenza e alla buona gestione. Così come l’utilizzo della Sede sociale e degli spazi e delle suppellettili messe a disposizione dei volontari devono essere usate con diligenza, responsabilità e senso civico. Ulteriori disposizioni in merito all’uso di mezzi, attrezzature e sede sociale saranno dettagliati nell’apposito Regolamento denominato “Regolamento uso Mezzi, Attrezzature, Sede Sociali”.

 

TITOLO IV – OBIETTIVI STRATEGICI – ATTIVITÀ E FORMAZIONE DEI SOCI VOLONTARI CIVESS

 

10 OBIETTIVI STRATEGICI DELLA CIVESS

10.1 Gli Obiettivi strategici della CORPO ITALIANO VOLONTARI EMERGENZE SOCCORSO E SOLIDARIETÀ:

–      sono basati sull’analisi delle necessità e delle vulnerabilità delle comunità quotidianamente servite dall’Associazione e sono ispirati ai Principi Fondamentali e Valori Umanitari dell’Associazione;

–      identificano le priorità umanitarie della CIVESS e riflettono l’impegno di soci a prevenire e alleviare la sofferenza umana, contribuire al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace;

10.2 Gli Obiettivi strategici della CIVESS sono periodicamente verificati e adattati in modo di poter servire la propria comunità in maniera efficace ed efficiente, operando in maniera trasparente nei confronti dei beneficiari e fornendo servizi affidabili, concepiti all’interno di un piano strategico basato sull’analisi dei bisogni e delle vulnerabilità del territorio, e tenendo in considerazione le capacità e le risorse che possono essere ottenute in maniera sostenibile.

 

11. ATTIVITÀ

11.2 Per le attività svolte dall’Associazione CIVESS vale quanto riportato nell’art. 4, comma 1 e seguenti, dello Statuto.

 

12. FORMAZIONE

12.1 Ogni Socio Volontario CIVESS, adeguatamente formato e preparato, secondo le proprie inclinazioni, può svolgere tutte le attività istituzionali dell’Associazione, nel rispetto dello Statuto della CIVESS ed in linea con gli obiettivi strategici dell’Associazione.

12.2 L’azione dei Soci Volontari CIVESS presuppone un intervento a monte, volto ad assicurare professionalità a qualsiasi tipo di servizio reso all’interno ed all’esterno. La formazione è strumentale alla crescita qualitativa del servizio reso, alla maturazione del Volontario ed allo sviluppo dell’Associazione.

12.3 La CIVESS organizza corsi di formazione e di specializzazione sulle attività, caratterizzati da qualità, professionalità e funzionalità alle iniziative ed ai progetti organizzati ai vari livelli.

12.4 Ogni Socio Volontario CIVESS ha il diritto di prendere parte ai corsi di formazione e di specializzazione organizzati, in ragione del suo impegno nell’attività, della disponibilità a seguire, al termine dell’evento, le iniziative ed i progetti attivi, nonché nel rispetto delle proprie inclinazioni personali.

12.5 L’azione di formazione dei Soci Volontari CIVESS si concentra sulle seguenti aree:

–      area del supporto e dell’inclusione sociale. I Soci Volontari CIVESS dovranno avere specifica formazione per partecipare alla pianificazione e l’implementazione di attività e progetti volti a prevenire, mitigare e rispondere ai differenti meccanismi di esclusione sociale che, in quanto tali, precludono e/o ostacolano il pieno sviluppo degli individui e della comunità nel suo complesso;

–      area della preparazione della comunità e della risposta ad emergenze e disastri. La gestione sistematica delle emergenze e dei disastri inizia con la preparazione ad un’azione condotta da volontari e staff organizzati ed formati, nonché con la pianificazione e l’implementazione di attività volte a ridurre il rischio di disastri ed emergenze, anche incoraggiando l’adozione di misure comportamentali ed ambientali, utili per prevenire e ridurre la vulnerabilità delle comunità.

–      area della Cooperazione Internazionale e promozione dei Valori Umanitari. I Soci Volontari CIVESS dovranno essere opportunamente formati per sviluppare opportunità di collaborazione e gestione di progetti di cooperazione (bilaterali e/o multilaterali) con le altre Organizzazioni sia a livello nazionale che decentrato;

–      area gioventù. I Soci Volontari dovranno essere formati anche nell’area pedagogico-educativa per diffondere con sempre maggiore impegno la cultura del volontariato tra la fascia giovane della popolazione. In modo particolare i giovani Soci Volontari CIVESS coordinano in prima persona il processo di pianificazione e gestione di attività e progetti che si caratterizzano per la metodologia della peer-education, basata su un approccio tra pari. Nel perseguire questo obiettivo la CIVESS promuove una cultura della formazione e della partecipazione favorendo quindi la partecipazione attiva dei Giovani volontari ai processi decisionali. Riconoscendo il valore del dialogo e della collaborazione intergenerazionale nel raggiungimento della sua mission, la CIVESS favorisce la partecipazione dei giovani volontari a tutte le attività dell’Associazione;

–      area sviluppo, comunicazione e promozione del volontariato. La CIVESS riconosce il valore strategico della comunicazione, che permette di catalizzare l’attenzione pubblica sui bisogni delle persone vulnerabili, favorisce la riduzione delle cause della vulnerabilità, ne previene quelle future, e mobilita maggiori risorse per un’azione efficace.  I Soci Volontari CIVESS saranno formati per gestire la comunicazione (esterna, interna, documentazione); promuovere le politiche del volontariato; la promozione-reclutamento-fidelizzazione dei soci attivi e dei sostenitori; lo sviluppo dei partenariati strategici; la pianificazione e la progettazione dei servizi; la trasparenza; l’advocacy; il fundraising; la gestione delle risorse umane;  il monitoraggio delle attività e dei progetti in corso di implementazione, nonché la valutazione del loro impatto.

 

Per tutto quanto non specificatamente contemplato nel Regolamento Generale si rimanda agli specifici regolamenti di settore/area sopra menzionati.

 

To, 24/11/2020

                                                                                                                          Il Presidente ed il Consiglio Direttivo

 



[1](L’inclusione dei volontari all’interno della normativa italiana relativa alla sicurezza e prevenzione sul lavoro, è un passaggio chiave e socialmente innovativo che porta, di fatto, il volontari ad essere equiparati a un lavoratore dipendente, consulente, artigiano o libero professionista, con relativi doveri e diritti.
Facendo dunque seguito a quanto anticipato dall’art 3-bis, la Commissione Consultiva Permanente ha emesso in data 13 Aprile 2011, un Decreto Attuativo con il quale vengono regolamentate le disposizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per le organizzazioni che, nell’art 1 del sopracitato Decreto, ricadono nella definizione di: “ogni organismo liberamente costituito, senza fini di lucro, ivi inclusi i gruppi comunali e intercomunali di protezione civile, che svolge o promuove, avvalendosi prevalentemente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti, attività di previsione, prevenzione e soccorso […]”. Entrano a far parte di questa definizione, quindi, la protezione civile, i volontari della Croce Rossa Italiana e del Corpo Nazionale soccorso alpino e speleologico ed i Volontari dei Vigili del Fuoco, così come le organizzazioni senza fine di lucro composte da volontari quali le cooperative sociali. Per queste ultime, inoltre, in aggiunta alle disposizioni definite per i volontari sopra elencati, viene esplicitamente indicato nell’art. 3 e approfondito poi nell’art 7, che il Datore di Lavoro dovrà tenere conto, nell’assegnazione delle misure di prevenzione e protezione, di quelle attività in cui siano coinvolte persone diversamente abili.

I volontari, indipendentemente dalla organizzazione di appartenenza, sono equiparati in tutto e per tutto alle altre categorie di lavoratori; vi è quindi l’obbligo di erogare formazione, informazione ed addestramento, di sottoporre i volontari a Sorveglianza Sanitaria e di fornire adeguati Dispositivi di Protezione Individuale, si pensi in particolare all’impatto di questo obbligo nei confronti per esempio dei volontari della Croce Rossa piuttosto che dei Vigili del Fuoco.
Risulta evidente quindi l’obiettivo del legislatore di voler coprire carenze nei confronti di una diffusa situazione lavorativa, che fino al 2011 non era stata regolamentata, e presa in considerazione solo marginalmente, con ricadute sociali importanti e significative che aprono la strada ad una attenzione crescente e ubiquitaria nei confronti dei volontari e dei soggetti diversamente abili)